martedì 3 maggio 2011

Sindaco arrestato nel Reggino per ‘ndrangheta, reazione della Aroi


La responsabile per la Calabria dell’Italia dei Diritti:
“Le cariche istituzionali sono chiamate al rispetto delle regole
per una convivenza civile improntata alla legalità”

Catanzaro – Non tarda ad arrivare la risposta dell’Italia dei Diritti in merito al blitz contro la cosca Mazzaferro che ha portato a quaranta ordinanze di custodia cautelare, tra gli arrestati anche il sindaco e tre assessori della giunta di Marina di Gioiosa Ionica, in provincia di Reggio Calabria. Coinvolto anche un poliziotto.
A parlare è Pamela Aroi, responsabile per la Calabria del movimento presieduto da Antonello De Pierro: “Purtroppo l’infiltrazione mafiosa, o meglio della commistione tra mafia e politica, costituisce una piaga sociale ormai piuttosto diffusa, non soltanto nella realtà reggina”.
Secondo quanto emerso dall’inchiesta, coordinata dalla Dda di Reggio Calabria, in occasione delle elezioni comunali del 2009 la cosca Mazzaferro avrebbe sostenuto la candidatura di Rocco Femia, che poi è stato eletto sindaco di Marina di Gioiosa Ionica.
E’ lucida l’analisi dell’esponente dell’Italia dei Diritti: “Indubbiamente i gravi indizi di colpevolezza necessari per emettere un’ordinanza di custodia cautelare ci ripropongono la necessità di confrontarci con un fenomeno doloroso che deve essere combattuto ogni giorno coraggiosamente ed in modo capillare”. “Tuttavia – continua la Aroi – prima di dare giudizi sulle singole responsabilità, considerata la gravità delle imputazioni, occorre tener presenti ad un tempo la presunzione di innocenza ed il carattere personale della responsabilità penale”. Conclude la portavoce dell’Italia dei Diritti: “Ognuno di noi, al di là della carica che riveste, ma a maggior ragione se ha un ruolo rappresentativo, deve sentirsi responsabile delle proprie azioni ed è chiamato al pieno rispetto delle regole fissate a garanzia di una convivenza civile ed improntata alla legalità”.

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